Carta: Il nucleo geostrategico italiano

Affinché possa pronunciare una piena soggettività geopolitica, l’Italia deve poter disporre dello spazio geografico e metafisico a cui è legata storicamente, proiettandosi sulle direttive naturali che da esso si esprimono. Ogni iniziativa strategica portata avanti da un soggetto centrato sullo spazio storico e geografico italiano ha avuto come prerequisito il controllo di un nucleo territoriale e ideale, vincolato a una geografia e una componente umana e caratterizzato da un rapporto di continuità che dall’antichità arriva al presente.

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Lo spazio italiano

L’Italia è una piattaforma al centro del Mediterraneo. È bagnata su tre lati dal mare e separata dal continente europeo dalle montagne.

A settentrione la pianura padana è sormontata dalle Alpi, magnifica e permeabile catena montuosa che delimita la regione geografica italiana. A occidente, le tre grandi isole mediterranee circondano con un largo abbraccio la costa tirrenica e formano il mare più nostro. A oriente la Penisola tende la mano alla regione epirota, terra amica dal cuore affine, a cui si unisce attraverso il lungo ferro di cavallo che è la costa adriatica, per metà italiana e per metà straniera.

A meridione il mare si riscalda: le coste africane sono più vicine di quanto si possa credere. Condividono con quelle italiane gli stessi venti e le stesse correnti. Su di esse piovono le stesse gocce rossastre, colorate dalle sabbie del grande deserto, che nelle loro più ardite incursioni si spingono fin oltre le cime carniche.

In queste acque, tra le isole e gli scogli, scorre il destino di questi spazi e delle genti che li abitano. Da oriente a occidente e viceversa si muovono genti, beni, sogni, idee, pericoli e opportunità. È la rotta mediterranea che passa per di qui, e solo per di qui può passare. Non ha scelta, è così che è fatta questa parte di mondo, così è fatto il mare. Non ha la nostra stessa fortuna, che possiamo scegliere di non fare la nostra, di delegarla agli altri, che bene non ci vogliono ma che tanto bene ce le fanno credere.

Una prospettiva storica

Ogni iniziativa strategica portata avanti da un soggetto centrato sullo spazio storico e geografico italiano ha come prerequisito il controllo dei mari che circondano la penisola e dei territori che ne agevolano la gestione.

Il controllo di questo spazio non si è necessariamente espresso attraverso un dominio militare diretto: la sua forma e la sua intensità variano in base al momento storico e sono determinate dall’equilibrio dei poteri oltre che dalle caratteristiche materiali e immateriali dei soggetti che lo esercitano.

Il concetto di nucleo geostrategico

È possibile individuare nella nostra esperienza storica una strategia che si declina in uno spazio fisico e immateriale ricorrente.

Questo spazio è nucleare, in quanto costituisce l’estensione minima affinché una collettività possa concepire sé stessa in una forma pienamente soggettiva. Se una porzione di questo spazio si trova in una condizione di indisponibilità o di dialettica ostile, l’espressione degli interessi e delle ambizioni della collettività viene limitata.

Questo spazio è multidimensionale.

È esteso nelle dimensioni spaziali geografiche: latitudine e longitudine formano un piano che attraversato dalla verticale che collega le profondità marine allo spazio siderale delimitano un volume virtualmente illimitato, che comunica e si sovrappone agli interessi delle altre collettività.

È esteso nella dimensione temporale: il passato e il futuro coesistono in un rapporto continuativo, che li rende componenti imprescindibili del modo in cui la collettività pensa se stessa. 

È esteso nella dimensione metafisica, espressione dell’anima collettiva che sublima dalle forze più intime scaturite dai singoli individui che formano la collettività. È quindi la risultante delle diverse e contrastanti specificità della componente umana e di conseguenza dei corpi intermedi che da essa vengono prodotti. Emozioni, ambizioni, paure, desideri e bisogni degli individui e dei loro raggruppamenti sono anch’essi componenti ineludibili dello spazio geopolitico.

Questo spazio è strategico, in quanto individua gli obiettivi generali di una collettività validi sul lungo termine, indipendenti dalle specifiche caratteristiche di un passaggio storico. 

Questo spazio è obiettivo autentico di espressione storica, missione, bisogno profondo che si ha la forza di soddisfare nei momenti di maggiore vitalità. Nasce da un movimento diaframmatico, in quanto si allarga e si contrae secondo il respiro della nazione, di cui ne riflette l’energia potenziale e lo stato d’animo.

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